La Chiesa del Convento risale all’anno in cui lo stesso Convento fu costruito (1592), infatti in questo periodo sorsero in Sicilia numerosi conventi che furono affidati ai vari ordini conpreso l’ordine basiliano che successivamente fu soppresso perché di origine greca ortodossa.
Con lo sbarco di Garibaldi (1860) e con l’arrivo di nuovi ordini religiosi, i conventi sono stati via via abbandonati e utilizzati per altri fini.
Il convento di Pettineo, nel 1948 viene abbandonato dai frati i quali portarono con loro molti dei beni che costituivano l’arredo dello stesso.
Tutt’oggi, si può visitare presso il museo di Gibilmanna un Organo costruito con delle vere canne da un frate viveva nel convento di Pettineo.
All’abbandono del convento i frati affidarono in parola la custodia del complesso ad un laico del luogo (Ciccio Giglio) in attesa del loro eventuale ritorno.
Il convento rimase inutilizzato fino ai primi anni 90 quando fu utilizzato dalla comunità delle beatitudini.
Nell’anno 1999 per volontà del Vescovo Ignazio Zambito il Convento venne affidato all’ordine del Frati Minori Rinnovati, anche se si tratta di una piccolissima comunità costituita da tre frati (fra Felice, Fra Celestino guidati da Frà Umile).
Una giornata tipo dei frati in convento: la giornata inizia alle ore 00,50 con la preghiera notturna; dalle ore 5,30 alle 7,30 preghiera mattutina; a seguire la colazione e il lavoro che ciascuno di loro deve svolgere; alle 12,15 preghiera a seguire il pranzo e successivo riposo fino alle 14,30 alle ore 14,30 preghiera alle ore 18,00 recita del santo rosario e a seguire la santa messa alla quale possono partecipare anche i laici. A seguire la cena Alle ore 21,15 chi vuole può andare a riposare, altrimenti se hanno lavori da ultimare lo possono fare purché siano nuovamente pronti ad affrontare il nuovo giorno che avrà inizio alle ore 00.50.
I frati cappuccini vivono fermamente la regola francescana della povertà assoluta, infatti essi non possono gestire denaro ne possono essere intestatari di beni.
La gestione della loro vita materiale è affidata ai Laici del terzo ordine francescano secolare.
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