I più antichi documenti la datano risalente all'inizio del XXIII sec. In quel tempo apparteneva all'Archimandrita e vi officiavano dei "cappellani greci". Fu realizzata nel XV secolo. Poco rimane del suo aspetto originario, essendosi nei tempi accavallati restauri e rifacimenti. Oggi il monumento, a tre navate, ha il vago aspetto di una fortezza che domina la sottostante vallata. E’ impropriamente detta Chiesa di S. Lucia, perché, qui, è stata trasferita la statua della Santa, dopo il crollo della vera chiesa ad essa dedicata. Recentemente il monumento è stato arricchito con opere d’arte del maestro Licinio Fazio (dipinti su legno aventi per oggetto episodi biblici), dell’artista tedesco Siegmund Wagner (dipinti su tela raffiguranti S. Lucia e il suo martirio) e dell’artista Carmelo Salemi Scarcella (riproduzione, in terracotta, delle stazioni della Via Crucis) e da una statua in legno raffigurante S. Lucia, opera dell’artista calabrese Reginaldo D’Agostino. Da segnalare la presenza di un antico quadro su tela, proveniente dal convento di S. Domenico, raffigurante “La Madonna del Parto”, commissionato dalla nobile famiglia Trischitta.
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