Consiste nella facoltà riconosciuta ai cittadini di presentare propri stati e requisiti personali, in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste, mediante apposite dichiarazioni sottoscritte (firmate) dall'interessato.
La firma non deve essere più autenticata.
L'autocertificazione sostituisce i certificati senza che ci sia necessità di presentare successivamente il certificato vero e proprio.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo di accettarle, riservandosi la possibilità di controllo e
verifica in caso di sussistenza di ragionevoli dubbi sulla veridicità del loro contenuto.
Vi sono pochi casi, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, in cui devono essere esibiti i tradizionali certificati: pratiche per contrarre matrimonio, rapporti con l'autorità giudiziaria, atti da trasmettere all'estero.
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