Chiese e parrocchie del comune di Acquedolci (ME)


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...le Attivitą svolte

GRUPPO DI PREGHIERA PADRE PIO
I gruppi di preghiera di Padre Pio sono frutto del suo ministero.
Ai fedeli che andavano da Lui, Padre Pio raccomandava di Pregare, e la preghiera costituiva il tessuto del suo insegnamento spicciolo di tutti i giorni, nel confessionale e con il suo esempio.
A poco a poco le anime da Lui formate sentivano il bisogno di riunirsi per pregare in comune e così dappertutto sorgevano nuclei di fedeli collegati con “La Casa Sollievo della Sofferenza” che stava sorgendo, e che dava loro, attingendole dalla bocca stessa di Padre Pio, le prime regole per la loro corretta funzionalità.
L’organizzazione dei gruppi di preghiera è molto semplice.
Basta un gruppo di fedeli che intende riunirsi per pregare in comune, e un sacerdote che li guidi con l’approvazione del proprio Vescovo; si riuniscono periodicamente, per lo più una volta al mese in un giorno sempre fisso in una Chiesa per ascoltare la messa, pregare, meditare, ascoltare la parola di Dio.
Non ci sono regole speciali per queste riunioni.
Ogni gruppo può svolgere un suo programma autonomo sotto la direzione di un direttore spirituale e la guida laica di un capo gruppo.
L’attività di ogni gruppo dipende dalla diligenza e dal fervore apostolico dei propri dirigenti e può estrinsecarsi anche in iniziative che investono, oltre che il gruppo stesso, anche la più larga comunità parrocchiale, diocesana e oltre.
Ad Acquedolci il Gruppo di Preghiera si è costituito nel Luglio del 1953.
Il capo gruppo era, allora, la sig.na Giuseppina Lanza; oggi il Gruppo di Preghiera è presieduto dalla sig.na Rita Caroniti, conta una cinquantina di iscritti e si riunisce ogni primo giovedì di ogni mese ed organizza i festeggiamenti religiosi in onore di padre Pio il 23/Settembre.

ISTITUTO PADRI GIUSEPPINI DEL MURIALDO
L'Istituto Beata Vergine Assunta venne costruito a seguito delle donazioni di mons. Antonino Di Paci prima e quelle delle sig.re Bettina Latteri e Bettina e Maria Teresa Scaglione successivamente.
Da sempre destinato a luogo di ritrovo e di ricreazione nella preghiera di tutti i ragazzi acquedolciani.
I primi ragazzi vi entrarono l'11 ottobre 1967 quando erano ancora i lavori in corso seguiti sempre con attenzione e serietà professionale dall'ing. carmelo Calabrese.
Una volta ultimato, l'Istituto ha sempre accolto i ragazzi, ma soprattutto quelli in difficoltà seguendo l'insegnamento di San Leonardo Murialdo.
Oggi l'Istituto svolge oltre alle attività oratoriali, anche funzioni scolastiche (centro di formazione professionale), casa famiglia ecc..
Direttore dell'Istituto Padre Luigi Carucci.
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ISTITUTO DELLE SUORE
ISTITUTO SUORE “CASA DELLA FANCIULLA GAGLIANI – MANASSERI”

La prima casa della fanciulla Gagliani-Manasseri è sorta ad Acquedolci negli anni “40 ed era ospitata presso l’attuale edificio delle scuole medie.

La nuova casa, quella attuale, fu aperta nell’anno 1972 e si trova nella Via Ricca Salerno al num. civ. 59, ciò fu possibile grazie alle donazioni delle famiglie D’Amico e Manasseri.

Da sempre la Casa si occupa di accoglienza di minori disagiati e della scuola per l’infanzia alla quale possono accedere bambini d’ambo i sessi di età compresa dai due anni e mezzo ai sei anni.

La Casa è affidata alle Suore Riparatrici del Sacro Cuore.
Attualmente sono presenti sei Suore guidate dalla Madre Superiora Suor Paolina Santangelo.

Le Superiore che hanno preceduto madre Paolina sono state:
Madre Marcella, Madre Antida, Madre Antonietta, Madre Rosanna, madre Raffaelina, Madre Florida, Madre Olimpia.

Oltre alle attività sopra menzionate, proprie dell’Istituto, le uore sono attivamente presenti in Parrocchia.

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO

ASSOCIAZIONI ACQUEDOLCESI RIUNITE PER LA PACE IL 05 MARZO 2003
Le associazioni della società civile di Acquedolci hanno indetto una fiaccolata silenziosa contro la guerra ed il terrorismo e per la Pace e la giustizia. Si terrà Mercoledì 5 marzo 2003, giornata di digiuno per la Pace indetta da Papa Wojtyla.
Si parte alle 20.00 dal piazzale della Chiesa ( Libertà) - via Palermo - via Nazionale - via Risorgimento - via Zara - Piazza Municipio - piazzale della Chiesa.

Proprio per dare un segnale di unità nei valori della pace e della giustizia, la nostra iniziativa non avrà bandiere di partito o di movimenti. Non ci saranno slogan o cartelli; soltanto fiaccole per illuminare menti e cuori di chi deve prendere le decisioni sulle sorti dell'umanità.

Le associazioni organizzatrici hanno approvato il seguente documento:

La Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 11 testualmente recita: "L'Italia ripudia la guerra". Cosicché e' dovere di ogni cittadino italiano non solo non prender parte a guerre, non solo non promuoverle, ma anche e più precisamente adoperarsi per evitarle.

Questa guerra in preparazione non ha nulla a che fare con la lotta al terrorismo, per la democrazia e la libertà; ha a che fare solo e soltanto con il petrolio e con il dominio militare sulle sorti del mondo.

Ogni eventuale azione unilaterale contro l'Iraq sarebbe un ''crimine'' contro il diritto internazionale e la pace; si tratta oggi di scegliere tra la forza del Diritto o il diritto della forza.

Noi cittadini di un piccolo comune siciliano crediamo, come d'altronde recita l'articolo 20 del Patto sui diritti civili e Politici del 1966, ma anche la risoluzione 33/73 dell'Assemblea generale dell'Onu art. 1:
"Ogni nazione e ogni essere umano, a prescindere da considerazioni di razza, coscienza, lingua o sesso, ha il diritto intrinseco a vivere in pace. Il rispetto di tale diritto, al pari degli altri diritti umani, risponde agli interessi comuni di tutta l'umanità e costituisce una condizione indispensabile per il progresso di tutte le nazioni, grandi e piccole, in tutti i campi."

Ecco perché condanniamo i crimini della dittatura in Iraq, contro la popolazione ed in particolare contro i curdi.

Ed ecco perché siamo e rimaniamo convinti che la prima e fondamentale legge di natura che permette di instaurare uno stato civile e democratico sia quella : pax est quaerenda, dobbiamo pretendere la pace.

Chiediamo che sia fermata questa guerra contro l'Iraq e pretendiamo la pace in Palestina/Israele ed in tutti i paesi dove oggi prevale la logica del ricorso alle armi.


Crediamo inoltre che per superare questa crisi nei rapporti internazionali, dopo i vili attentati terroristici dell'11 Settembre 2001, sia necessario imboccare la strada del dialogo, per superare i conflitti fra i popoli e che sia necessario continuare la mobilitazione popolare mettendo al centro delle iniziative il dialogo fra le religioni ed in particolare fra quella cristiana e quella islamica che insieme rappresentano
gran parte dei popoli del mondo. Insieme cristiani e musulmani e tutte le religioni possono rifiutare la logica dello scontro di civiltà e togliere alla guerra mondiale in corso qualsiasi copertura o avallo religioso.

Alla cultura dello scontro e della guerra, bisogna contrapporre la cultura ed il metodo del dialogo, che e' paziente, che e' segno di saggezza, che non chiude mai alcuna possibilità e non interrompe mai i rapporti. Mai come in questi ultimi giorni risulta chiaro che l'alternativa al dialogo ed alla
convivenza fra popoli diversi per storia, cultura, religione, sia la guerra con tutto ciò che questa guerra significa, in termini di sofferenza e di lutti, per il futuro stesso dell'umanità.

Per tutto questo crediamo che l'unica risposta sia quella di fare, nel nostro piccolo, un gesto di Pace all'insegna della fraternità:

Una fiaccolata per la Pace e la giustizia, contro la guerra ed il terrorismo, che speriamo possa unire uomini e donne di origine, credo politico e religione diverse.



Azione Cattolica

Confraternita S. Benedetto il Moro

Associazione Culturale Mediterraneo

Scout AGESCI Acquedolci 1

Movimento Rinnovamento e Partecipazione

Pro Loco Acquedolci

Circolo Murialdo

Ferrari Club Acquedolci

Cavalieri dei Nebrodi

Orfeo

Pio Sodalizio S. Giuseppe

FIACCOLATA PER LA PACE DEL 05 MARZO (reflessioni di Padre Gagliani)
Anche la nostra Comunità di Acquedolci ha voluto dare il suo piccolo contributo alla causa della PACE, oggi come mai a rischio.

DIO non voglia che scoppi un’altra guerra, che, a detta di molti, potrebbe causare conseguenze disastrose per l’intera umanità.

Pertanto con la partecipazione di centinaia di persone di tutte le età (vi erano anche bambini/e in braccio alle loro madri) abbiamo organizzato una MARCIA per la PACE, cui hanno aderito tutte le Associazioni Religiose e Civili.
Ognuno portava in mano una FIACCOLA accesa, che voleva significare la fede comune in una volontà di PACE.
Questa fiaccola era l’unico segno visibile.
Infatti non si è voluto alcun altro segno, come slogan o bandiere:
L’Unica BANDIERA, ripeto, la FIACCOLA.

Alla MARCIA ha partecipato anche un gruppo di Marocchini residenti nella Nostra Comunità.
Al termine della Marcia un Marocchino ha recitato una Preghiera Musulmana.
Ho Concluso col dire che la nostra dimostrazione è stata UNA GOCCIA di ACQUA nel grande Oceano dell’Umanità che aspira alla PACE., ma non dimentichiamo che la sorgente della pace è il Nostro Cuore, che deve portare Pace oltre che a se stessi nei vari ambienti dove agisce, come la famiglia, il quartiere a tutta la Comunità sia Religiosa che Civile.

25° DI SACERDOZIO DI PADRE GIOACCHINO CUSIMANO (Sue Riflessioni)
Celebrare il 25° di Sacerdozio non è per me l’occasione per evidenziare il raggiungimento di una importante tappa di una carriere ancora in corso.

Significa invece prendere maggiormente coscienza del dono ricevuto dal Signore di essere stato da Lui chiamato al suo servizio e di poter offrire ai fedeli cristiani a nome suo i Sacramenti, segni efficaci della sua salvezza.

Per me quindi è l’occasione di ringraziare il Signore e le persone incontrate in questi venticinque anni di Sacerdozio per tutto il bene ricevuto.

Anche per la Comunità Cristiana è l’occasione per prendere maggiormente coscienza che il Signore è vivo e presente e che si prende cura di chi si fida e si affida a Lui.

Può ancora essere l’occasione per ogni cristiano di apprezzare la propria chiamata alla appartenenza a Gesù Cristo e la proposta di rendersi più disponibile al suo servizio e al servizio della Chiesa secondo il proprio stato di vita e la propria generosità.
Padre Gioacchino


UN PICCOLO SEGNO PER LA PACE

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