La Chiesa Beata Vergine Assunta è la Chiesa Madre della Parrocchia San Benedetto il Moro di Acquedolci, fu costruita dopo la frana che travolse il centro abitato del Comune di San Fratello, del quale, Acquedolci era una Frazione fino al Dicembre 1969.
Con Legge N, 1045, del 9 Luglio 1922, fu decretato il trasferimento dell’Abitato in Acquedolci, terreno pianeggiante e vicino al mare.
Con apposito Piano Regolatore vennero costruite ampie Strade, Servizi, Case Popolari, Municipio, Scuole, Uffici Postali, Cimitero e Chiesa.
La CHIESA, in stile neoclassico, incorniciata dalla superba bellezza del monte S.Fratello, domina il centro abitato;
non poteva essere scelto posto migliore per erigerla: maestosa, è oggi prospiciente a un’ampia villa a gradoni che ne esalta la monumentalità;
L’interno a tre navate, con pilastri che sorreggono una cornice sulla quale si imposta una volta a botte centrale, le navate laterali sono coperte da un susseguirsi di volte a crociera.
I capitelli dei pilastri centrali, a mò di colonne, e la cornice sono ampiamente decorati con putti e ornamenti in gesso, e impreziosite con foglia d’oro.
Nella volta si aprono 12 finestre; come la finestra del prospetto esse sono ornate da belle vetrate istoriate, rappresentanti gli Apostoli e la Madonna Assunta.
La Chiesa di Acquedolci fu aperta al culto nel Dicembre 1929, e inizialmente officiata dai due Parroci di San Fratello fino al 1930.
Nel Marzo del 1931 S.E. Monsignor Rossi consacrò la Chiesa alla Beata Vergine Assunta.
Gli eventi bellici del 1943 non risparmiarono Acquedolci né la Chiesa, che rimase senza tetto e il campanile senza orologio; in quell’occasionevenne perduto il prezioso lampadario donato dal dott. Alfonso Ricca Salerno.
Successivamente venne ricostruita la volta della navata centrale e ricavate due cappelle in fondo alle due navate laterali, oggi arricchite anch’esse con vetrate istoriate.
I fedeli provvidero ad ornare la Chiesa da subito con statue ed altro.
La Statua più antica, presumibilmente del diciottesimo secolo, è quella di San Giuseppe con il Bambino, ospitata nella Cappella privata del Castello Cupane, e oggi in attesa di restauro.
Particolari gli affreschi dell’abside raffiguranti l’Assunzione della Madonna e l’apparizione della Stessa a San Benedetto.
Da ricordare anche un’enorme quadro riproducente la crocifissione di Rubens.
Nel settembre 1974 fu installato un maestoso Organo a canne della prestigiosa ditta di Padova “Ruffatti”, vanto del nostro parroco; certo non sarà il più antico e prestigioso, ma di sicuro è il più completo e ben tenuto della Diocesi.
Si sta provvedendo alla realizzazione della mensa e alla sistemazione del presbiterio, della sede dell’Altare Maggiore.
VALE LA PENA VISITARE LA NOSTRA CHIESA MADRE SIA PER OSSERVARE DI PERSONA QUANTO DESCRITTO CHE PER PREGARE: DA SOLI, POICHE’ LA LUCE FILTRATA DALLE VETRATE E L’ARMONIA DELL’INSIEME FAVORISCONO IL SILENZIO E IL RACCOGLIMENTO, O IN GRUPPO, L’ACUSTICA E IL “PADRONE DI CASA” LO PERMETTONO!
A PRESTO, VI ASPETTIAMO.
(GRAZIE A CIRO ARTALE PER AVER FORNITO LE NUOVE NOTIZIE, ALCUNE DELLE QUALI PRELEVATE: dal Libro del Dr Bartolo Messina “Raccolta di Notizie documenti ed impressioni sulla storia di S. Fratello”, altre dal libro realizzato in occasione del 50° di Sacerdozio di Padre Gagliani “Padre Gagliani, un Prete e la sua Parrocchia” e dal Registro Parrocchiale scritte da Padre A. Di Paci.)
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... SONO GRADITE NOTIZIE E OSSERVAZIONI SU QUANTO PUBBLICATO