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Caronia ha avuto sempre un corpo musicale che ha goduto ottima fama in tutti i paesi vicini che hanno chiesto in servizi durante le loro festività principali.
Le prime persone a formare la banda caronese erano artigiani,specie calzolai e falegnami,che dedicavano qualche ora della loro giornata,la sera,allo studio della musica e di uno strumento musicale.
Il comune ha cercato sempre di favorire questa naturale inclinazione della popolazione, fornendo gli strumenti,le divise invernale ed estiva, ha pagato lo stipendio al maestro della banda e l’affitto del locale dove il corpo musicale, una o due volte alla settimana, si riunivano per studiare le opere che poi avrebbe dovuto eseguire in pubblico.
Il maestro aveva il compito di preparare i giovani che intendevano studiare la musica.
La banda doveva in estate,a delizia del popolo, dare dei concerti in piazza,la domenica sera una volta nel Largo Roma,una volta nella Piazza Calacta.
La banda inoltre doveva suonare gratis in certe festività e nelle feste nazionali.
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Il castello è il monumento più importante e simbolico di Caronia. 
L’Arco Saraceno risale più o meno alla nascita di Calacta, aveva la funzione di dividere il paese a metà; la porta era sempre chiusa come se avesse l’obbiettivo di lasciare il centro storico lontano dal resto dell’abitato, sorto successivamente.
Tra le testimonianze architettoniche più importanti di Caronia di notevole interesse è la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò di Bari, vescovo di Mira (nel vicino Medio Oriente), edificata dagli abitanti caronesi nella seconda metà del XII secolo.