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...Monumenti

CHIESETTA CAPPELLA RICCHIO'
E’ una piccola cappella, situata nella popolata contrada di Ricchiò, dedicata alla Madonna Nera del Tindari, costruita nell’anno mariano 1954.
Da poco ricostruita e sistemata, è molto accogliente, e visitata spesso dai fedeli.
L’ultima domenica di maggio, la Madonna viene portata in processione per tutta la contrada.
a cura di: ALLIEVI CORSO P.M. UNCI FP

CAPPELLA SANT'ELIA
E’antica e sempre viva la tradizione di andare a prendere le pietre (che poi sono cocci di tegole) di Santu Liu dall’omonima contrada, e portarle in giro per il paese in caso di persistente siccità che affligge e danneggia la campagna e la produzione agricola, facendo anche diminuire l’afflusso delle acque sorgive. La contrada Santu Liu, si tratta di S. Elia a circa 2Km dal paese, è presso la strada che da Caronia porta a Capizzi. Addossata ad una modesta casa colonica c’è una nicchia a due piccoli piani: in quello inferiore erano custoditi dei cocci di terracotta, le famose pietre.
Nel piano superiore era custodita la statuetta di S. Elia ed accanto c’era un modesto capitello di marmo policromo a forma di tronco cono con linee verticali.
A pochi metri dalla nicchia c’erano due grossi blocchi di tufo a forma di parallelepipedo; in uno di questi c’erano dei segni che sembravano resti di lettere, tutto intorno c’era una fitta macchia di rovi.
Il culto per S. Elia si è un po’ affievolito in questi ultimi anni e i caronesi più raramente vanno a prendere le suddette pietre in occasione di siccità prolungata, per altre calamità, incendi, vento ecc… si porta in giro la statua di S. Biagio.


a cura di: ALLIEVI CORSO INFORM. P.M.

CASINA DI PIETRA TAGLIATA
L’abbazia brasiliana, antica di San Pancrazio oggi inclusa nella adiacente masseria, è la “casina di Pietratagliata” tipico esempio di architettura aristocratico - rurale, destinata a residenza estiva essa è custodita nel cuore del bosco e immersa nel verde dei Nebrodi.
Oggi sono in corso i lavori di ristrutturazione al fine di diventare un caldo e accogliente agriturismo.
a cura di: ALLIEVI CORSO INFORM. P.M.

VILLA CASTRO
Ubicata nella zona sottostante il castello, è la villa comunemente chiamata: “Villa Castro”, si tratta di una zona abbastanza ampia circondata da un grande e meraviglioso giardino costituito da alberi, piante e fiori di ogni tipo: ortensie, ginestre e viole, inoltre all’interno della villa era presente un’ampia vasca popolata da miriadi di pesci. La villa conserva tutt’ora il suo splendore e attualmente appartiene alla famiglia Castro, che la ottenne in proprietà successivamente all’acquisto del castello. Oggi la villa è l’attuale sede dell’associazione: Parco dei Nebrodi. Sicuramente i Castro furono, e lo sono tutt’ora, i padroni della villa per molto tempo, ma non furono gli unici; infatti originariamente essa apparteneva al signor Ruggero Orlando, uomo distinto e di grande personalità, che in seguito alla sua partenza per New York come giornalista, vendette la villa, al signor Rosario Mazzara, e successivamente passò al figlio: Giacomo Mazzara, fino all’incirca l’anno 1955; in seguito la villa venne venduta a Padre Cangemi, sacerdote a Caronia in quei tempi, che, alcuni mesi dopo la vendette a gli attuali proprietari: i signori Castro gia padroni dell’antico castello normanno. Nel tempo la villa è stata ristrutturata e rispetto al suo aspetto originario sono state apportate molte modifiche, ma nonostante ciò la bellezza e lo splendore di un tempo continuano a pervaderla e a caratterizzarla ancora oggi, facendo di essa una delle cose di cui i caronesi possono vantarsi ed esserne fieri.
a cura di: ALLIEVI CORSO INFORM. P.M.

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