E uno dei monumenti religiosi più importanti inseriti nel tessuto urbano è la Chiesa Madre. Questa Chiesa, dedicata a San Nicola di Bari, vescovo di Mira, vissuto nel quarto secolo dopo Cristo, che anche Santo patrono di S. Stefano, ed è la più grande chiesa del paese. La chiesa ha tre navate, presenta tutte le caratteristiche di stile barocco, anche se negli ultimi anni ha subito trasformazioni se non radicali tali da contribuire a modificare la struttura originaria. E in effetti le 12 colonne che dividono la navata centrale da quelle laterali hanno oggi una base quadrangolare, forma che non trova riscontro nelle costruzioni tipiche del 600 siciliano, periodo in cui le colonne della chiesa erano invece costruite a base circolare. Anche la pavimentazione interna non è più quella originaria: il pavimento precedente doveva essere composto da piastrelle maiolicate, forse sostituite con il marmo proprio all’ inizio dell’ attuale secolo. Alla fine della navata centrale un enorme quadro di pregiata fattura, realizzati dall’ artista siciliano Patania la cui opera si colloca nel XVIII secolo, ricorda l’ incontro tra S. Nicola e l’ imperatore per la liberazione di un prigioniero. Un’ altra tela anch‘ essa opera del Patania è posta lateralmente nella navata sinistra raffigura invece un evento biblico: L’ Immacolta in alto e ai suoi piedi S. Stefano, S. Rosalia e S. Michele mentre uccide un dragone.
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